come funziona dropbox?

proviamo dropbox sul campo parte 1, caricare i dati.

DropBox è un servizio Cloud storage, cioè un Hard Disk virtuale dove possiamo salvare o “backuppare” i nostri files. Non è diverso da GoogleDrive o Amazon Drive. I servizi cloud sono utili per:

  • salvare i nostri file in caso di rottura dei dischi fisici che abbiamo a casa
  • condividere i nostri file con altre persone
  • avere sempre a disposizione le nostre foto ovunque noi siamo
  • consegnare lavori ai clienti senza usare cd, DVD o chiavette

Come sapete, sono un foto-giornalista di cronaca prima che un fotografo tradizionale, fondamentale per il mio lavoro è avere l’archivio sempre a disposizione. Ho già un archivio su NAS accessibile anche da remoto, nonostante il NAS sia abbastanza sicuro, non c’è mai la certezza che le nostre foto siano al riparo da eventuali perdite di dati.

Dropbox crea una copia sui server dell’azienda di tutti i nostri dati dunque mettendoli al riparo da rotture, incendi, alluvioni furti ed ogni altro danno accidentale che può capitare al nostro hardware domestico.

Ho stipulato un abbonamento premium/professional assieme ad un team, il prezzo dell’abbonamento è di 180€ circa all’anno con spazio illimitato, si avete capito bene, lo spazio di archiviazione è illimitato. Dopo aver pagato l’abbonamento non ci resta che cominciare a caricare i nostri file. Vediamo come.

Modalità di caricamento

Tramite cartella dropbox: installando nel nostro computer l’app DROPBOX verrà installata anche una cartella che ci servirà per caricare i files in modo diretto. Qualsiasi cosa noi metteremo nella cartella verrà replicata nel cloud. Il tempo di caricamento dipenderà dalla velocità della nostra linea ADSL. La cartella verrà installata nel disco di sistema ma potremo cambiare la posizione, per esempio in un disco esterno. Nel caso scegliessimo un disco esterno non avremo la possibilità di salvare in automatico le cartelle di sistema (desktop, cartella immagini, documenti) ma dovremo farlo manualmente invece che in mirroring ( backup automatico ad ogni modifica che facciamo ai contenuti). La cosa interessante è che in questa cartella, una volta riempita con i file da caricare possiamo anche renderli solo “ONLINE”, cioè rimarrà solo il collegamento ma non il file vero e proprio che verrà conservato solo sul server: avremo quindi un “alias” sul nostro computer. E’ anche possibile decidere di non vedere affatto la cartella caricata tramite le opzioni di visualizzazione, cioè quindi potremo decidere se avere una copia fisica, una copia solo virtuale con alis nel nostro PC oppure una copia solo virtuale senza che sia visualizzata nella cartella drop box localmente.

PRO

  • facilita di utilizzo e immediatezza

CONTRO

  • sistema poco pratico in caso di backup di cartelle molto grandi: molto tempo per copiare le cartelle, il disco esterno deve essere molto grande… Nel caso dobbiate trasferire una cartella di più Terabyte avrete non pochi problemi ( di spazio certamente ma anche problemi di errori di copiatura)

Caricamento tramite Web: aprendo da web dropbox.com ci troveremo in un sito molto scarno e quindi piuttosto veloce da gestire con l’elenco delle nostre cartelle caricate. trascinando semplicemente i file da caricare sulla finestra di chrome potremo caricare i files… così… drag and drop.

PRO

  • veloce ed intuitivo

CONTRO

  • la finestra durante il caricamento deve rimanere aperta, quindi questo metodo è per cartelle o file di piccole dimensioni, impossibile caricare un matrimonio intero per esempio

Caricamento da NAS: se avete la fortuna di avere il vostro archivio su un NAS ( io utilizzo dei QNAP) sarete a cavallo. Esistono delle app per NAS che ci permettono di caricare i nostri file in maniera automatica 24h su 24, senza fare assolutamente nulla. Si collega l’app Hybrid Back UP per esempio di QNAP, si scelgono le cartelle sorgente e destinazione su dropbox, si avvia il processo e qualsiasi cosa nel NAS verrà copiato nel nostro CLOUD. Il caricamento potrà essere unidirezionale o bidirezionale ( cioè se cambio qualche cosa nei file sul cloud, l’app modificherà anche il contenuto del NAS e viceversa)

PRO

  • Forse macchinosa la programmazione dell’app, ma nemmeno troppo. Una volta avviato il processo non dovrete più pensare a nulla

CONTRO

• non ci sono contro

Ii mio NAS è farcito con 9 tera di dati, l’app ne ha caricati circa 6 Terabyte senza colpo ferire, senza il minimo intervento umano, senza creare cartelle virtuali nel nostro computer, senza utilizzare spazio nei nostri HD. SI possono creare processi multipli e rettare le velocità di caricamento per non intasare la linea internet.

Fine prima parte

Nel prossimo articolo confronterò DropBox con Google Drive e Amazon Drive